mercoledì 22 luglio 2009

IL NIDO A CALLIANO !


Da settembre anche Calliano avrà il suo micro nido. Saranno sedici i bambini che potranno usufruire del nuovo servizio, resosi ormai necessario visto l'aumento demografico del comune e di conseguenza l'aumento delle domande. Fino ad ora infatti Calliano godeva della convenzione con Volano, che assicurava un minimo di posti nella struttura del vicino Comune. Per qualche tempo questa soluzione è stata più che sufficiente per garantire a tutte le famiglie di Calliano di avere una risposta all'ormai diffusa esigenza di trovare un luogo di qualità dal punto di vista educativo, dove lasciare i propri figli durante l'orario di lavoro dei genitori. Ora tuttavia i posti all'asilo nido di Volano non sono più sufficienti. Da qui la decisione - che la settimana scorsa ha avuto il via libera dal consiglio comunale - di aprire la nuova struttura, che sarà ricavata in alcune aule delle scuole elementari. Ma quello del nuovo nido non è l'unico argomento che il civico consesso ha preso in considerazione nell'ultima seduta. Qualche tensione si è creata dal primo punto all'ordine del giorno, cioè il parere - richiesto dalla Provincia a tutti i comuni - sul progetto Tav. Su questo in aula è iniziata la bagarre, più per questioni di forma che di merito. L'opposizione ha infatti contestato la convocazione d'urgenza del consiglio. Si sarebbe potuto aspettare - hanno spiegato - vista la proroga concessa dalla Provincia, oppure convocare i rappresentanti della comunità nelle due settimane precedenti (in cui tuttavia mancava il sindaco). Per questi motivi l'opposizione - escluso il consigliere Brocchetti - è uscita dall'aula e non ha partecipato alla discussione, in segno di protesta. Dagli scranni della maggioranza si è quindi deciso di procedere alla discussione riguardo alla Tav: sulla scia di altri comuni prima di lui, anche Calliano ha dato parere negativo alla grande opera. Per rincarare la dose, all'unanimità è stato approvato un documento tecnico presentato dal consigliere Bruschetti che condanna il progetto dell'alta velocità in Trentino. (da l'Adige del 22.07.2009)

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