In questa
situazione d'incertezza che stà uscendo dalle urne è contenuta tutta la
difficoltà che stà investendo il nostro paese in questo delicatissimo
passaggio politico-generazionale. Un risultato su tutti spicca e occorre
far tesoro di esso. Nell'elettore c'è un grande bisogno di cambiamento,
un nuovo impulso che parte del basso, chiaro segnale di un rifiuto della
politica rissosa in gran parte basata non sui programmi ma sulla
sterile contrapposizione tra partiti che ha segnato fin troppo il nostro
panorama politico. L'elettore comincia a prendere coscienza (e questo è
segno di grande intelligenza) che la delega in bianco non può più
essere attuata. Non voglio certo generalizzare ben consapevole che in
ogni schieramento ci sono persone che si impegnano e magari nutrono
segni e impulsi di lungimiranza che però il più delle volte si scontrano
con logiche di puro scontro e del rifiuto pregiudiziale
dell'avversario. La sirena della democrazia quest'oggi ha risuonato
evidenziando che l'elettore non accetta più i vecchi schemi o quanto
meno non è più disposto a sposarli appieno...a noi, ad ogni livello,
anche all'interno delle nostre piccole realtà locali, farci delle domande...
Romano
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